Come si dice in italiano? Padre, papà, babbo …
Per la festa del papà andiamo a vedere quanti modi ci sono di dire padre in italiano. Sicuramente li hai già sentiti tutti, o quasi, ma conosci la loro origine?
In Italia, esistono diversi modi per riferirsi al padre, che variano a seconda del contesto, della regione e del livello di formalità. Ecco alcune delle forme più comuni:
Padre: È il termine che tutti conosciamo ed è anche il più formale e letterario. Viene utilizzato in contesti ufficiali o quando ci si riferisce al padre in terza persona. La sua radice è protoindoeuropea *ph₂tḗr. Parola che in origine aveva il significato di “protettore” o “nutritore”.
Dal proto-indoeuropeo, la parola è passata al latino pater, con il significato di “padre” o “capofamiglia”. Il termine latino “pater familias” indicava specificamente il capo della famiglia romana, che aveva ampi poteri sui suoi membri. La radice protoindoeuropea *ph₂tḗr ha dato origine a parole simili in molte altre lingue, come l’inglese “father”, il tedesco “Vater”, il greco πατήρ (patēr) e il sanscrito पितृ (pitṛ).
Papà: In Italia è il termine più diffuso e informale, viene utilizzato in ambito familiare e amichevole.
Babbo: È un termine affettivo, utilizzato soprattutto in Toscana, in Romagna, nelle Marche, in Sardegna e nella parte settentrionale del Lazio.
“Papà” e “babbo” sono forme sono di origine onomatopeica, ovvero derivano dai suoni che i bambini emettono nei primi anni di vita. La parola “papà” è un francesismo, cioè un ricalco del francese “papa”.
Un’altra forma affettuosa e informale di riferirsi al genitore, utilizzata soprattutto nei primi anni di vita, ma che può essere mantenuta anche in età adulta, per esprimere un legame affettuoso, giocoso e, a volte, anche scherzoso è “papi”.
Papino/Babbino: Sono dei diminutivi di papà e di babbo, usati perlopiù dai bambini in un contesto molto affettuoso. Pa‘: Forma abbreviata e informale, tipica in alcune zone.
Genitore, invece, è un termine neutro, utilizzato in contesti formali o quando non si vuole specificare il sesso del genitore.
Perché si dice festa del papà e non festa del padre?

Le festività spesso si modellano sulla lingua e sulla cultura. In Italia, così come in molte altre lingue e culture, le festività come la festa del papà si sono sviluppate ponendo l’attenzione sull’affetto familiare, piuttosto che sull’idea di onorare formalmente una funzione sociale. Per questo, l’uso di “papà” rispecchia meglio l’idea di una festa che celebra l’amore verso un genitore in modo più personale.
In sintesi, si dice “festa del papà” e non “festa del padre” perché la parola “papà” evoca una relazione più affettuosa e familiare, che si adatta meglio allo spirito della celebrazione, che non si limita al riconoscimento del ruolo genitoriale, ma celebra soprattutto il legame affettivo tra il genitore e il figlio.
Esercizio: Leggi le frasi seguenti e, in base al contesto, scegli la parola giusta tra papà, padre e babbo.
- Oggi è la festa del ________ e io voglio fare un regalo speciale.
- Mio ________ è molto severo, ma mi vuole tanto bene.
- Quando ero piccolo, ______ mi portava sempre al parco.
- In Toscana, molte persone dicono ______ invece di papà.
- Il ________ di Marco è un avvocato molto famoso.
- Oggi mio __ compie 50 anni e faremo una festa per lui!
Attenzione all’articolo: Si dice IL mio papà e IL mio babbo ma non si mette l’articolo davanti a padre: si dice, mio padre. Ti ricordi perchè?